Denise Pipitone
Siamo in Sicilia, precisamente a Mazara del Vallo (Trapani), quando Mercoledì 1 Settembre 2004 si apprende la notizia della scomparsa di una bambina di nemmeno quattro anni : Denise Pipitone. La bambina era stata affidata dalla mamma Piera Maggio alla nonna materna verso le ore 8.30 di quella mattina dove abbiamo certezza che sia rimasta fino alle 11.45 poiché la zia, ultima persona a vederla, riferisce che Denise stava giocando in strada presso via Domenico La Bruna.

Da questo momento in poi si perde ogni traccia della bambina e subito scatta l'allarme per la sua sparizione : la città viene passata al setaccio in ogni angolo per tutto il mese seguente ma della bambina non ci sono segni. Vengono così formulate diverse ipotesi : la pista privilegiata è quella della vendetta famigliare, dovuta agli aspri rapporti tra la vecchia e la nuova famiglia del padre di Denise. Poiché non emergono prove a sostegno di questa ipotesi, l'attenzione degli inquirenti si sposta su una nuova pista : nell'Ottobre del 2005 da Milano giunge un filmato da cellulare che riprende una bambina molto simile alla Pipitone in compagnia di una donna rom la quale chiama la piccola con il nome di "Danas", questa è forse una coincidenza? Risulta strano anche che questa bambina quel giorno indossasse un impermeabile con cappuccio che le copriva il capo nonostante la giornata fosse piuttosto calda. in ogni caso di "Danas" non si hanno più notizie poiché la polizia non riesce a rintracciare quella bambina.
È il maggio del 2005 quando la pista della vendetta familiare trova nuovi indizi. Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise, all'epoca dei fatti 17enne, viene iscritta nel registro degli indagati. Per gli investigatori avrebbe avuto un ruolo nel sequestro della bambina. A tradirla sarebbe stata una frase, pronunciata in dialetto, mentre aspettava di essere sentita in Questura pochi giorni dopo la scomparsa di Denise e registrata da alcune cimici. «Io a casa ci 'a purtai», dice Jessica alla madre che la interroga su dove fosse stata quel maledetto primo settembre.
Il racconto di Jessica non convince gli investigatori, soprattutto perché il tabulato telefonico smentisce le dichiarazioni di Jessica. L'allora 17enne nelle ore in cui Denise spariva nel nulla si trovava proprio nella stessa zona del sequestro. A confermarlo ci sarebbero i segnali lasciati dal suo cellulare. Per gli investigatori nella vicenda della scomparsa di Denise si possono individuare due fasi: una prima che ha visto un coinvolgimento di Jessica Pulizzi e una seconda in cui la piccola potrebbe essere stata affidata a dei nomadi, che magari la sorellastra di Denise conosceva.
Ad oggi purtroppo non si hanno ancora sviluppi significativi di questa vicenda, ciò che è certo è che i rapporti tra la vecchia e la nuova famiglia di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise, fossero molto tesi facendo così pensare ad un possibile coinvolgimento della sorellastra Jessica Pulizzi sebbene non sussistano prove significative ad incriminarla. La madre della piccola, Piera Maggio, continua imperterrita nella ricerca della figlia sostenendo che si trovi da qualche parte in attesa di essere trovata e riconosciuta.
A questo scopo è stato creato un sito web dedicato alla ricerca della Pipitone : https://www.cerchiamodenise.it/cronaca.htm