
Serial Killer:
Le origini del serial killer:
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Solitamente si sente parlare maggiormente della figura del serial killer in America. Un soggetto viene definito tale nel momento in cui il numero di reati che ha commesso è pari o superiore a 3. Tra i più famosi possiamo ritrovare Jack lo Squartatore, Ted Bundy, Jeffry Dahmer, Richard Ramirez…
I serial killer possono prendere parte a due grandi categorie, che permettono di differenziare l'uno dall'altro; si parla di criminali organizzati e disorganizzati. Nella prima categoria ritroviamo coloro che pianificano perfettamente tutte le azioni da mettere in atto, presentano una scena del crimine pulita e organizzata; al contrario avremo a che fare con una la scena confusionaria per gli appartenenti alla categoria dei disorganizzati, unendo il tutto anche nella disorganizzazione nel fatto, che sfocia molto spesso in compiere le azioni secondo le emozioni del momento. I seriali più spietati si distinguono per la loro vera e propria organizzazione nel minimo dettaglio.
Per un profilo più complito è importante analizzare il passato di queste persone, secondo alcuni studiosi, il loro comportamento è influenzato dall'ambiente nella quale sono cresciuti, nelle condizioni ambientali e soprattutto se hanno avuto rapporti con sostanze stupefacenti o alcool.
Il primo studioso a parlare e analizzare i serial killer in relazione alla fisionomia fu Cesare Lombroso. Egli credeva che riscontrando delle caratteristiche particolari si potesse trattare di un criminale. Tra le caratteristiche citate da egli ritroviamo gli zigomi sporgenti, atavismo, naso schiacciato… La sua teoria, però, venne presto messa da parte quando cominciarono i primi e veri studi sugli uomini, in quanto l'osservazione e l'analisi era riservata solamente a crani di persone detenute.
Lombroso è nonostante tutto stato una figura fondamentale per il mondo della criminologia, ha introdotto la criminologia femminile, presa in considerazione per la prima volta; la più alta forma di criminalità è la prostituzione; dove i dati mostrano un equivalenza con il furto nel mondo degli uomini.
L'esempio più importante degli studi di Cesare, è stato il caso del brigante Vilella. Tramite il suo cranio egli ha compiuto gli esami in riferimento a ciò che viene definito atavismo criminale. L'analisi derivata dalle sue ricerche sottolinea la mancanza della cresta occipitale interna unita ad altre malformazioni interne; andando ad affermare l'idea dell'antropologo criminale, essendo il caso esemplare delle sue ricerche.
Le idee del fondatore di questa materia non sono più riconosciute come veritiere, ma rimangono comunque come piccolo punto di partenza ancora oggi per il mondo della criminologia. Lombroso è stato uno degli studiosi più importanti nel mondo Italiano, ma non solo, è possibile visitare il museo delle sue memorie, con sede a Torino.