YARA GAMBIRASIO E MASSIMO BOSSETTI


(In rif. alla puntata di "Ignoto 1" su Canale 8 del 20/07/2017)

Aeroplano si era depositato accidentalmente vicino al corpo della ragazzina nel febbraio del 2011.

Condizioni vittima

  • Scarpe da ginnastica maglietta celeste con stemma Italia leggings neri felpa con cappuccio e giubbotto scuro

Medico legale fu chiamato sul posto a Chignolo D'Isola.

I giornalisti riferiscono che la strada era chiusa dietro un corridoio di polizia.

Investigatore, ematologo-patologa e medico legale, oltre al RIS sono gli ufficiali presenti sul posto.

Professoressa Cattaneo: "L'ambiente è molto più interessante". Fa un primo esame del corpo: era coperto di ferite inferte sul quel campo perché il corpo era ricoperto di terra ed erba come se l'assassino l'avesse rigirata.

Per analizzare l'ambiente e il corpo ci sono solo due possibilità, come spiega la dottoressa Cattaneo: o si porta il laboratorio sul campo, ma questo è molto difficile, oppure si sceglie di portare la scena e l'ambiente in laboratorio

Prima analisi: capire se il corpo apparteneva a Yara Gambirasio. In secondo luogo capire i messaggi insiti su quel corpo: il suo infatti era un "cadavere parlante". Sul corpo della vittima vengono effettuate Tac e lastre per vedere il corpo in 3D.

Il corpo da queste prima analisi presentava circa 9-10 ferite da taglio sulla gola, sul torace, sulla schiena, sui polsi, sul volto e uno anche sulla nuca.

Tutte queste ferite sarebbero state inferte quando era ancora in vita perché il sangue circolava ancora.

Che significato avevano questi tagli? Per gli inquirenti nessun significato se non che si voleva infliggerle delle sevizie.

Dall'autopsia inoltre è emerso che Yara non era stata tenuta in ostaggio, poiché nello stomaco è stato trovato del prezzemolo, che come dichiarato dalla madre fu l'ultimo pasto fatto a casa dalla vittima. Yara, deducono gli inquirenti, è stata uccisa il giorno stesso della sua scomparsa. 

In procura fu fatta una conferenza stampa dove in quello stato attuale è che i tagli non abbiano ucciso la ragazza, bensì forse il dissanguamento o il freddo. L'autopsia non aveva detto come la ragazza era morta. Non c'erano indagati per l'omicidio: era a carico di ignoti. Il corpo di Yara venne portato all'istituto di medicina legale dell'Università di Milano. Indagine sugli indumenti ceduti al RIS dopo l'autopsia. Gian Pietro Lago, Comandante del RIS di Parma, disse che dopo tre mesi di pioggia difficilmente si trovavano prove di interesse. Questi indumenti non avevano più macchie da andare a studiare. C'erano materiali disciolti dovuti alle piogge, al congelamento e allo scongelamento avvenuto più volte. Il corpo fu rilasciato per il seppellimento nonostante la poca chiarezza. Il centro sportivo è stato il luogo della celebrazione del funerale. Famiglia molto composta nonostante il dolore. La madre (sig.ra Panarese) abbraccia forte la fotografia della figlia al funerale. Comandante RIS dopo il funerale dichiara che i vestiti erano l'unica fonte del contatto con l'assassino e non c'erano segni di abuso sessuale. In maniera sistematica furono analizzati tutti gli indumenti e poi si è arrivati ad analizzare lo slip. Fu trovato del DNA maschile. La prima cosa cosa che si fa è il confronto con DNA degli archivi di casi precedenti. Fu quindi chiamato "DNA ignoto 1" perché non corrispondeva a nessun maschio con precedenti. Dal DNA emerge che il soggetto doveva avere gli occhi chiari: azzurri o verde-azzurro. All'Università di Washington controllano il DNA trovato. Secondo l'analisi dei pigmenti del DNA, al 94.5% erano occhi chiari. Sulla carta di identità si poteva sapere il colore degli occhi. Ricerca massiva ha un senso se si è convinti che il soggetto si trova nella zona limitrofa alla scena del crimine. Su una popolazione di Bergamo mappate 15-20.000 persone (mappare uno solo della famiglia voleva dire mappare tutti i nuclei familiari). Partono da parenti, conoscenti e vicini alla famiglia. Il ritrovamento del corpo è significativo. Perché era scomparsa da Brembate e trovata a Chignolo (lontano 10-12 km). Ciò fece pensare che la vittima conoscesse entrambi i posti. Il pensiero fu che la persona conoscesse quel campo perché magari ci lavorava o comunque lo frequentava. Indagine prosegue sul campo. Discoteca "The sabbie evolution". Il 5 marzo avvenne il controllo del locale. Fu scoperto che le persone che frequentavano il locale dovevano essere iscritti e lasciare le loro credenziali. Molto utile per stilare una lista di persone. 476 nominativi furono così collegati a Brembate, affermò il PM Letizia Ruggero. A Roma nel 2011, Paola Asili della Polizia di Stato spiega che era necessaria un'analisi sul DNA patrilineare sul cromosoma Y. Campionando un cromosoma si poteva campionare la discendenza. Si voleva trovare la parentela di "ignoto 1" tra i DNA trovati nella discoteca. Fu isolato quello di Damiano Guerinoni, che aveva cromosoma Y identico a quello trovato. Ruggero dice: "Fatto bingo: tempo uno o tre giorni troviamo l'omicida". Analisi nucleare del DNA invece non dà corrispondenza con quello trovato sullo slip. Damiano inoltre era in Perù. Zanni Aurora, madre di Damiano Guerinoni era stata per dieci anni la donna delle pulizie dei Gambirasio. Ciò dà un collegamento con la vittima. Task force per condurre le indagini in segreto. Analisi genetiche sulla famiglia Guerinoni. Intervistati e intercettati. A quel punto diventa fondamentale allargare la genealogia del gruppo famigliare fino alla terza genealogia perché non ci sono riscontri. I Guerinoni avevano origine in valle Seriana, a Gorno. Esploso tutto l'albero genealogico dai primordi sin dall'epoca delle prime anagrafi del 1860. Allestito tutto l'albero genealogico della famiglia Guerinoni. Giorgio Tosi lesse molto l'eco di Bergamo, quotidiano locale che rivelò che erano stati fatti prelievi di DNA al paesino di Torno, che è molto lontano, quasi a un'ora. Andò al paesino e chiese se erano stati fatti controlli su di loro. Capì il collegamento che aveva portato ad analizzare solo il DNA dei Guerinoni. Da un'euforia iniziale si passa a temere di aver dimenticato qualcosa. La Polizia Scientifica chiede all'ospedale di Tor Vergata un aiuto per trovare le corrispondenze. Pierpaolo Guerinoni aveva corrispondenza al 50%. Si indaga sul padre di Pierpaolo, Giuseppe Guerinoni. Si fanno dare dei reperti ed estrapolano da un bollo di cartolina il profilo DNA di Giuseppe Guerinoni, che ha il DNA nucleare identico in tutti i marcatori a "ignoto 1". L'ipotesi fu quindi che "ignoto 1" fosse un fratello ma con madre diversa...

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